Un comando molto importante supportato dal software Open-E JovianDSS, necessario per migliorare le prestazioni dei dischi SSD di un Server, aumentandone di conseguenza l’aspettativa di vita, si chiama SSD TRIM.
Attraverso questo articolo vi spiegheremo cos’è TRIM, in che modo elabora i dati e cos’è la Garbage Collection.
Il che modo l’SSD elabora i dati
A differenza di un normale HDD, l’SSD è privo di tutte quelle parti mobili dedicate ai processi di lettura e scrittura. Grazie a questo, è in grado di funzionare molto più velocemente di qualsiasi disco rigido.
Tuttavia, essendo progettato sulla base di una memoria che non necessita alimentazione per conservare i dati (Flash NAND), tali unità non sono progettate per durare per sempre.
Infatti, hanno un numero limitato di cicli di scrittura, che possono anche essere sprecati nell’elaborazione di dati non necessari e nella scrittura di nuovi file.
La caratteristica aggiuntiva di un SSD è che non registra i dati settore per settore come un HDD, ma scrive i dati in unità chiamate pagine: 128 ne formano un singolo blocco di dati.
Tuttavia, per riscrivere i dati sull’SDD caricato, ogni blocco di dati che non viene più utilizzato deve essere cancellato, affidando il compilo alla Garbage Collection.
Garbage Collection
In gergo informatico, la Garbage Collection (dall’inglese “rifiuti”, “scarti”) descrive una modalità di gestione della memoria con la quale è possibile liberare spazio dai dati che non vengono più utilizzati.
Si tratta di una funzionalità piuttosto utile in un disco solido (SSD) in quanto responsabile dell’ordinamento dei dati tra i vari blocchi delle pagine per migliorarne l’efficienza dell’unità.
Infatti, la Garbage Collection assicura che siano rimasti dei blocchi di dati vuoti a disposizione, senza che sia necessario attendere l’esecuzione del processo di sovrascrittura, e che le pagine non necessarie siano separate da quelle utili.
In termini di sicurezza, la Garbage Collection garantisce l’affidabilità dell’SSD, assicurando che i dati dell’utente non vengano eliminati insieme ai dati non necessari.
Tuttavia, tali operazioni di pulizia possono sovraccaricare eccessivamente la cache dell’SSD e portare il sistema ad una maggiore vulnerabilità.
Per questo, nelle versioni più recenti di SSD è disponibile TRIM, un comando complementare alla Garbage Collection.
SSD TRIM | Cos’è e come funziona
TRIM è un comando ATA (Advanced Technology Attachment) in grado di indicare al sistema operativo tutti quei blocchi di dati inutili che possono essere cancellati o riscritti, permettendo di accelerare drasticamente la velocità di accesso ai dati del Server, eliminando i processi di cancellazione e scrittura degli SSD.
Come sopra descritto, il comando TRIM risulta complementare alla Garbage Collection, in quanto in grado di eliminare le duplicazioni dei dati non necessari durante il processo di pulizia, consentendo di risparmiare lo spazio dei blocchi sugli SSD.
Inoltre, ordina i dati non validi ignorati durante la Garbage Collection, riducendo il numero di cicli P/E (Program/Erase) e riservando un numero limitato di cicli per future operazioni di lettura e scrittura.
SSD TRIM ottiene prestazioni migliori con RAID basato su software. Ecco perché Open-E JovianDSS rappresenta una soluzione software perfetta per i comandi TRIM.
Open-E JovianDSS TRIM | Risultati del test
Il team di Open-E ha studiato i vantaggi del comando autoTRIM durante diversi test di certificazione del software Open-E JovianDSS Up29r2 su diversi SSD.
Il seguente grafico illustra il lavoro di un SSD Lenovo con un singolo RAIDZ1 composto da 3 unità con e senza autoTRIM. I risultati dimostrano gli effetti positivi a lungo termine dell’utilizzo di autoTRIM, garantendo un carico di lavoro molto più stabile.
Risultati simili si sono dimostrati anche nei dischi Intel NVMe Intel P4510 con capacità di 2 TB che funzionano come una singola unità, come da grafico seguente.
Share Distribuzione è partner di Open-E. Questa certificazione verifica se un ingegnere ha acquisito la capacità di implementare e lavorare in modo efficiente con il software Open-E, oltre a disporre di una base di conoscenze completa.
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